Nel cuore della Sicilia, tra le colline dei Monti Iblei, sorge Buscemi, un piccolo borgo ricco di storia e tradizione, spesso definito un museo a cielo aperto. In un contesto di spopolamento e perdita di identità che accomuna molti centri rurali del Sud Italia, Buscemi ha deciso di invertire la rotta puntando su un ambizioso progetto di riqualificazione urbana.
Abbiamo incontrato il sindaco Michele Carbè per farci raccontare com’è nata questa iniziativa, quali sono gli obiettivi concreti e le sfide da affrontare, e in che modo la comunità è stata coinvolta in un processo che punta a ridare centralità al borgo, valorizzandone il patrimonio storico, paesaggistico e sociale. Ne è nata una conversazione ricca di spunti, che parla di futuro, ma con radici ben salde nella memoria del territorio.
- Qual è l’idea di fondo che c’è dietro il progetto di riqualificazione “Buscemi borgo immateriale”?
Buscemi Borgo immateriale è un’opportunità, un’opportunità che un piccolo paese dell’entroterra siciliano ha per conoscersi e farsi conoscere dal mondo.
2. Quali sono gli obiettivi del progetto?
Gli obbiettivi del progetto sono semplici ma allo stesso modo complessi. In primo luogo il progetto definisce un percorso per la riscoperta del proprio patrimonio immateriale e quindi della propria identità, in secondo luogo questo progetto ha il compito di avviare un processo di definizione e consapevolezza delle potenzialità che un asset come il patrimonio immateriale possa dare a Buscemi.
3. In che modo il progetto tiene conto della storia e dell’identità di Buscemi?
Il progetto si basa e gira attorno alla storia e all’identità di Buscemi, dalla Nobiltà feudataria del luogo a partire dal XV secolo, alle feste religiose, agli antichi mestieri, ricette che si tramandano da generazione in generazione. Sostanzialmente Buscemi borgo immateriale diventa un lungo filo rosso che si estende per secoli di storia.
4. La comunità partecipa con entusiasmo a queste iniziative?
Sì, la comunità buscemese partecipa con curiosità ed entusiasmo alle iniziative preposte.
5. Quali sono i luoghi del paese che necessitano di essere riqualificati?
Ci sono dei luoghi che sono identità dove lo spazio e il tempo convivono e si cristallizzano, in questi luoghi il passato è così remoto da diventare presente. A Buscemi un luogo del genere è il quartiere grotte, ricco di cavità naturali nella roccia che furono abitate per molti secoli; quando penso alla riqualificazione di questa antica zona penso all’opportunità di fare di Buscemi una piccola Matera.
6. Che tipo di iniziative pensate di mettere in campo per valorizzare le tradizioni locali?
Molte delle nostre tradizioni locali già rivivono grazie al lavoro di molti volontari come nel caso della parrocchia e dell’associazione che ha in gestione l’ecomuseo, quello che noi vogliamo fare è far conoscere ancor di più il nostro genius loci, magari organizzando manifestazioni a tema, come il corteo rinascimentale o corsi di cucina buscemese o anche storia della Sicilia e di Buscemi.
7. Secondo lei, questo progetto può aiutare i giovani a restare o tornare a Buscemi?
Sì, certo, questo progetto può e deve aiutare i giovani a restare o a tornare a Buscemi, il ritorno a Itaca può avvenire tramite la consapevolezza dei propri mezzi e in questo senso la conoscenza del proprio patrimonio materiale e immateriale è di fondamentale importanza.
8. Quali enti o realtà collaborano al progetto?
Tutta la cittadinanza collabora al progetto, dalle associazioni sul territorio alle singole persone interessate al futuro di Buscemi.
9. In quali cambiamenti spera sul futuro di Buscemi?
Spero e credo che il futuro a Buscemi possa essere visto con positività e pieno di opportunità.
10. Che messaggio vorrebbe lasciare ai suoi concittadini e magari anche a chi, da fuori, sta guardando a Buscemi con interesse?
Il mio messaggio è quello di credere in Buscemi, la nostra comunità è presente in queste colline da millenni, abbiamo affrontato di tutto: pestilenze, terremoti, invasioni, ma siamo ancora qua. Buscemi sopravvivrà anche allo spopolamento delle aree interne, spetta a noi decidere se essere protagonisti di questa lunga e meravigliosa storia.
